L’imputato è stato citato in giudizio per rispondere del delitto previsto dall’art. 5 del d.lgs. 275 del 2001 per avere introdotto nel territorio dello Stato italiano pellicce di animali vietate e, in particolare, di procione.

I carabinieri avevano proceduto al sequestro preventivo di merci contenenti pellicce di animali, effettuato nei locali dell’esercizio commerciale dell’imputato.

I capi riportavano l’etichetta con la dicitura racoon (procione), come tali vietati nel territorio italiano. La pronuncia è stata confermata dalla Corte di cassazione (sent. n. 39233/2022).

Avv. Annalisa Gasparre – Specialista in Diritto Penale – foro di Pavia

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